Ciao a tutti!
Mi presento: sono Elena Mirulla, una fumettista genovese, classe 1983.
Sono felicemente sposata e mamma di due bimbe che sono la mia vita: Stella e Alice. E, se vorrete proseguire nella lettura scoprirete che per me il fumetto è essenziale, ma nonostante questo le mie figlie vincono e vinceranno sempre a mani basse.
Vi racconto un po’ della mia storia.
Il disegno è sempre stato per me, sin dai primi anni di vita, il modo più semplice di esprimermi.
Quando poi ho iniziato a leggere e scrivere ho scoperto i fumetti con i primi Topolino e Cattivik, anche se in casa mia giravano già tantissimi fumetti siccome mio padre era un accanito lettore di Zagor, l’Eternauta, Skorpio, Manara, ecc.
Sin da bambina adoravo inventare e scrivere storie oltre che disegnarle. In effetti, per un certo periodo dell’infanzia sognavo anche di diventare una scrittrice (oltre che fumetti leggevo moltissimi libri), anche se, alla fine, il desiderio di essere una fumettista era decisamente più bruciante.
Il fumetto infatti unisce disegno e scrittura, due passioni che mi permettevano di sviluppare la fantasia, ma soprattutto di dare voce ai miei pensieri.
Sono una persona gentile, ma timida. Spesso riesco ad esprimere meglio i miei sentimenti regalando un disegno piuttosto che con un abbraccio o una frase smielata.
Il disegno è un modo di comunicare che mi aiuta a spiegarmi, a parlare di come mi sento e di cosa provo anche se in un fumetto che apparentemente parla di tutt’altro, per chi sa cogliere le sfumature fra le righe.
Metto una piccola parte di me nei miei personaggi, nelle mie vignette che diventano un po’ come dei frammenti della mia anima, dei piccoli Horcrux (i fan di Harry Potter capiranno).
Se prima questo era un passaggio istintivo, negli ultimi anni ho avuto la rivelazione che per me il disegno non è solo un lavoro o un hobby, ma un vero e proprio linguaggio.
In effetti, oltre che come espressione per portare “me all’esterno”, il fumetto è anche un mezzo per portare “il fuori all’interno”, come quando si ambienta la storia in un contesto completamente fantasioso per viverlo di riflesso. É un modo per immergersi in qualcosa di diverso dalla propria routine, per vivere non solo la propria vita, ma tante.
Cavolo, in effetti fare fumetti è un po’ fare autoanalisi!
Il fumetto non si può “slegare” da me. Io non “faccio” la fumettista, io SONO fumettista!
Ma, come dicevo all’inizio, la mia famiglia è il mio bene più prezioso e in nome loro ho fatto una scelta che ha influenzato molto il mio percorso: essere un giocatore fisso della squadra di “Cronaca di Topolinia”!
Infatti, dopo diversi studi in campo artistico, gavetta e pubblicazioni per varie riviste, dal 2005 ho iniziato a collaborare con Cronaca di Topolinia con fumetti come: I Piccoli Eroi di Ho-Lan, Crazy Tribe, Gothic, Vampire’s Tears, Il buio dopo la notte, le parodie Myster Martin (Martin Mystère), Demonik (Diabolik), Zavor (Zagor), Eve (Eva Kant), Dailan Doc (Dylan Dog).
I miei fumetti più famosi sono: la serie sexy e umoristica a tema racconti e favole Sexy Tales che prosegue poi con New Sexy Tales e la miniserie sexy e a tema super eroi Super Tits che continua col nuovo spin-off Stripper.
Weird-Vampy è la mia nuova serie a fumetti.
Disegno e coloro su cartaceo, con una tecnica mista di pennarelli markers, soft pastels, a volte ecoline e tempere su fogli 33 x 48 F4 lisci. Così realizzo le mie tavole a fumetti e le illustrazioni su commissione.
Da poco sto iniziando a cimentarmi anche con il digitale, infatti realizzo alcuni disegni per mio piacere con Procreate su IpadPro.
Nasco come disegnatrice umoristica e infatti il mio primo stile era più “puccioso” o “puccio-tettoso” come lo chiamo io.
Ma poi, dal 2011 ho iniziato a lavorare a “Sexy Tales” e le altre serie a fumetti di genere sexy soft caratterizzate sempre dal mio stampo umoristico.
Questo mi ha permesso di sviluppare uno stile nuovo che negli anni è diventato il mio stile principale che io chiamo “realistico”, anche se è comunque molto espressivo, caricaturale e direi un mix mio fra cartoon, Disney, Manga ed Europeo. Mentre lo stile “puccio tettoso” era molto ispirato ad Alvin and The Chipmunk dei miei tempi (anni ’80/’90).
Lo stile in fondo è il risultato di tutto ciò che ci piace e ci colpisce, rielaborato a modo nostro.
Disegnare e soprattutto inventare fumetti sexy qualche volta necessita di pazienza e spalle molto larghe che non sempre credo di avere. Nonostante siamo nel 2023 i pregiudizi sono tanti. So che ognuno ha la sua sensibilità, quindi non voglio giudicare chi mi giudica, ma invito tutti a “provare” prima di sentenziare guardando solo la copertina o il titolo.
Quello che posso dire, concludendo, è che ciò che troverete nei miei fumetti, ciò che io vorrei trasmettere ai miei lettori è questo: un quarto d’ora di leggerezza e spensieratezza, qualche sorriso, una storia che in fondo parla di tutti noi e delle nostre relazioni, di sentimenti, di evoluzione dei personaggi e… sì, qualche volta ci sono anche le t3tte!
Elena Mirulla